giovedì 29 marzo 2012

Monti, il distruttore dell'Italia





Stasera parliamo di quello che per molti doveva essere(ed alcuni ancora ci credono) il salvatore dell'Italia. Quando cadde il governo Berlusconi io per primo fui contento di un governo tecnico. Speranzoso che un governo di professori fosse più capace di un governo guidato da un fornicatore.

Speranze vane. Perchè le riforme sono cadute sempre sugli stessi. Il ceto medio-basso ovvero la plebe. Cosa aspettarsi da un uomo che a quanto ci riferisce Paolo Cirino Pomicino : <<Il professore? È stato il mio principale collaboratore fra il 1989 ed il 1992 quando ero ministro del Bilancio nel Governo Andreotti>>

Periodo nel quale il debito italiano ammontava a 553 miliardi e dopo il loro ottimo operato salì vertiginosamente a quota 799 miliardi!!

Ma c'è di più. Quest'uomo nel 1999 nella sua qualità di Commissario europeo sotto la presidenza Santer,fu costretto a dare le dimissioni “per l’accertata responsabilità collegiale dei Commissari nei casi di frode, cattiva gestione e nepotismo” messi in luce dal Collegio di periti nominato appositamente dal Parlamento Europeo.

Maggiori info nel documento ufficiale Europeo "Clicca qua per il report europeo"

Nella Relazione si legge dell’assoluta mancanza di controllo nella “rete di favoritismi nell’amministrazione”, di “ausiliari esterni” e di “agenti temporanei”, di “minibilanci espressamente vietati dalle procedure amministrative”, di “numerosissimi esterni fuori bilancio, ben noti all’interno della Commissione con il soprannome di sottomarini”, che operano con “contratti fittizi”, dietro “raccomandazioni e favoritismi”; di abusi che hanno comportato, con il sistema dei “sottomarini” l’erogazione non controllata di oltre 7.000 miliardi nell’ambito dell’Ufficio Europeo per gli Aiuti umanitari d’Emergenza (miliardi usciti dalle nostre tasche, naturalmente, e che dovevano andare, ma non ci sono arrivati se non in minima parte, ai bambini della Bosnia, del Ruanda morenti di fame).

Infine terzo ed ultimo punto. Il senatore a vita Mario Monti guadagna la somma di 72mila euro al mese. Soldi che in un momento di crisi e di austerità che il premier chiede al paese, ci sembrano davvero troppi per un uomo che fino ad ora ha saputo solo mettere tasse su tasse, cancellare le pensioni e riformare l'art 18, consentendo di fatto una maggiore facilità nei licenziamenti..





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